Panettone Maximo: Gruè vincitore assoluto. I protagonisti, la best 5 di Roma e i nostri preferiti
Panettone Maximo, il 1° Festival del Panettone di Roma, organizzato dal magazine online MangiaBevi e RistorAgency, si è tenuto domenica 15 dicembre presso la suggestiva cornice dell’ hotel Boscolo Circo Massimo. La giuria del Festival ha eletto il panettone di Pasticceria Gruè, come il migliore della Capitale, sia per la categoria tradizionale che nel tema libero al cioccolato.
Nella Città Eterna i migliori pasticceri si sono sfidati a colpi di alveolature, canditi e gusti alternativi per guadagnarsi il titolo di miglior panettone artigianale di Roma realizzato secondo disciplinare, e una giuria d’eccezione ha eletto il migliore.
Sono andata personalmente ad assaggiare i panettoni più buoni per voi e ho scoperto dei gusti innovativi ed interessanti.
La qualità è stata altissima e il panel di esperti che ha poi stabilito il vincitore deve avere avuto un compito assai arduo da assolvere.
Ecco la classifica finale per il panettone tradizionale di Roma:
1)Gruè
2)D’Antoni
3)Cantiani
4)Le Levain
5)Bompiani
Mentre questa è la classifica per il migliore panettone al cioccolato di Roma:
1)Gruè
2)Cantiani
3)Nero Vaniglia
4)Pompi e Barberini a pari merito
Tutti, secondo la giuria di esperti, hanno espresso un prodotto di rara perfezione.
La giuria è stata composta dai più autorevoli esperti del settore: Giuseppe Amato, pastry chef del ristorante La Pergola, Fabrizio Fiorani, miglior pastry chef d’Asia 2019, Fabrizio Donatone, Campione del Mondo Pasticceria 2015, Angelo Di Masso, pasticcere, Attilio Servi, pasticcere lievitista, Luigi Cremona, critico enogastronomico, Rossano Boscolo, chef e patron di Boscolo Circo Massimo, Valeria Maffei, redattore de Il Pasticcere, Marco Lombardi, giornalista de Il Messaggero, Nerina Di Nunzio, fondatore Food Confidential.
A loro sono stati sottoposti i panettoni, privati dell’etichetta o di segni di riconoscimento e, al termine degli assaggi, hanno proclamato il vincitore assoluto, in entrambe le categorie, Gruè.
Inoltre erano presenti in degustazione i vini di Casale del Giglio come l’ottimo passito Aphrodisium 2018, e i vini dolci e le bollicine Poggio Le Volpi, di cui ho apprezzato moltissimo il Cannellino passito. Per gli amanti dei liquori ci si poteva togliere lo sfizio con Amaro Piccolo e Amaro Neri, il Chinottissimo e infine c’era anche il buonissimo caffè Circi, tutte aziende laziali.
Oltre ai vincitori, le pasticcerie partecipanti sono state: Achilli Caffè, Antonini, Giuffrè, Marazza (Priverno), Panificio Nazareno, Panzini (Subiaco), Patrizi (Fiumicino) e Santi Sebastiano e Valentino. Tutti i prodotti erano in degustazione libera e hanno raccolto grande entusiasmo dal pubblico, che è accorso numeroso ad assaggiare questo simbolo natalizio tutto da gustare.
Questa prima edizione di Panettone Maximo è stata organizzata da Fabio Carnevali, editore, e presentata da Sara De Bellis, direttrice di MangiaeBevi che durante i cooking show e i dibattiti ha coinvolto con competenza e simpatia, adulti e bambini alla scoperta delle migliori produzioni artigianali di Roma in materia di grandi lievitati delle Feste .
È stato un Christmas Market di grande fascino e suggestione, tra degustazioni e vendita di panettoni, bontà enogastronomiche del territorio laziale, talk di approfondimento sul lievitato, show cooking di maestri pasticceri come Giuseppe Amato (La Pergola), Marco Nuzzo (Hassler Hotel), Marion Lichtle (Il Pagliaccio) e Antonella Mascolo (Verve al Dom) e la raccolta di dolci per il Bambin Gesù che ha avuto grande successo.
Per darvi un’idea della varietà incredibile di gusti farciture e fogge dei panettoni in gara qui di seguito ecco le foto di alcuni dei più interessanti che ho avuto il piacere di provare:
Ai 5 cioccolati, o al cioccolato ruby come quelli strepitosi di Cantiani
D’Antoni invece ha colpito nel segno con tante deliziose variazioni sul tema, come il panettone ai marrons glacée, o al pistacchio o glassato al cocco, anche se a me ha molto colpito quello con doppio impasto vaniglia e cioccolato ricoperto al cioccolato bianco con crispy e fragole e passion fruit
Santi Sebastiano e Valentino invece conquista il cuore con fichi e noci, ma mi fa innamorare di quello mandorlato con albicocche
Buonissimi i panettoni di Achilli Caffè (tra i migliori a mio avviso) sia il tradizionale con glassa mandorlata che il mio preferito cioè quello con cioccolato e glassa alle nocciole, da assaggiare anche cioccolato bianco yuzu e pera
Squisito anche quello al cioccolato e limone candito di Casa Manfredi( vincitore anche del premio come miglio packaging) con una golosa glassa impreziosita da nocciole intere
Buono quello tradizionale di Levain premiato anche per la migliore comunicazione
Nero Vaniglia invece oltre all’ eccellente panettone al cioccolato e al classico stupisce per il gusto più alternativo col panettone gastronomico salato al pecorino e pere perfettamente in tema col Panettone di Roma
Patrizi (Fiumicino) invece mi ha colpito con la piacevolezza di cioccolato e pere e si è fatto notare con un panettone allo zenzero e albicocche che è andato letteralmente a ruba
Infine non posso non avere gustato gli eccellenti panettoni di Gruè, vincitore assoluto secondo la giuria, oltre ai due buonissimi panettoni con cui trionfa (classico e al cioccolato) ci è piaciuto moltissimo anche con le novità, soprattutto quello al caffè che è un panettone che a mio giudizio ”fa venire voglia di alzarsi dal letto!”
Come preannunciato, è stato un’incantevole Christmas Market di alto rango con i prodotti tipici per le feste, eccellenze enogastronomiche laziali e l’immancabile presenza di Babbo Natale, che è stato a disposizione dei più piccoli per divertenti foto ricordo.
Infine, Panettone Maximo ha dato l’opportunità di regalare un sorriso ai pazienti dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù grazie alla raccolta dei panettoni da consegnare alla casa famiglia Istituto delle Suore Francescane della Croce del Libano.
Panettone Maximo
Il buono: degustare i panettoni più golosi della Capitale
Il bello: una location suggestiva e piena di storia, come il Boscolo Circo Massimo, tra mura romane e affaccio sul circo Massimo, e la possibilità di visitare eccezionalmente la bellissima collezione sulla storia della cucina e della gastronomia italiana ideata dal noto chef Rossano Boscolo, proprietario dell’edificio.